Ogni casa o altro edificio thai deve avere una sua casa degli spiriti, un posto cioè dove possano abitare gli spiriti del luogo.
Senza questa importantissima dépendance gli spiriti saranno costretti a rimanere nell'edificio principale, combinando ogni sorta di guai.
Le case degli spiriti sono come dei templi in miniatura, grandi come una casetta per gli uccelli, montati su un piedistallo. Questo per le case normali. Un grande albergo potrà avere un tempietto di cento metri quadrati o anche più.
Come ci si assicura che lo spirito abbia veramente lasciato l'abitazione per prendere dimora nella casetta costruita per lui? Rendendogliela gradevole e ospitale, con offerte quotidiane di cibo, fiori, candele e incenso.
La casa degli spiriti deve trovarsi in posizione importante e non deve ricevere l'ombra della costruzione principale. Tale posizione deve essere quindi accuratamente scelta fin dall'inizio della costruzione e la casetta deve essere collocata con un'adeguata cerimonia. Se poi l'edificio principale dovesse essere ampliato o rimodernato, anche la casa degli spiriti dovrà ricevere un trattamento analogo.
Il phàw khru (padre maestro) o la màe kruu (madre maestra) locale presiedono di solito all'installazione o alle successive ristrutturazioni della casetta.

L'interno della casa degli spiriti è di solito decorato con figurine di ceramica o di plastica che rappresentano le proprietà egli spiriti guardiani. La più importante è quella del chào thìi, o "signore del luogo", un phra phum che regna su una determinata parte della proprietà.
Le case più grandi o più elaborate possono contenere figurine che fungono da parenti, dipendenti e servi degli spiriti che le abitano.
I fedeli thailandesi acquistano queste figurine, così come le scodelline, i piattini e le altre suppellettili per le offerte quotidiane, presso i templi di campagna oppure direttamente nei supermercati e nei grandi magazzini delle città.
Una casa degli spiriti in disuso o rovinata non può essere buttata via come un mobile rotto. Deve essere rispettosamente depositata ai piedi di un albero di banano oppure nell'angolo di un wat dove spiriti benevoli possano prendersene cura.

(Traduzione:Diana, da Lonely Planet)




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