CURZIO MALAPARTE II

Storia di un'amicizia

Curzio Malaparte, nome d'arte di Kurt Erich Suckert (Prato, 9 giugno 1898 – Roma, 19 luglio 1957), è stato uno scrittore, giornalista, ufficiale, poeta e saggista




Curzio... una amicizia durata nel tempo per la mia famiglia. Per John una amicizia fino all'ultimo respiro quasi del suo amico fraterno. Di Curzio John scriveva:
"Un'amicizia annosa mi legava a Malaparte, ed era con grande tristezza che mi recavo alla clinica Sanatrix, dove il "maledetto toscano" si trovava ormai vicino alla morte. "Visite brevi, mi raccomando" mi disse il medico dinanzi alla porta della sua stanza "Non si deve assolutamente affaticare". Ma trovai Malaparte in buona disposizione di spirito, e si mostrò molto lieto nel rivedermi. Con l'umorismo che non gli veniva mai meno, mi apostrofo': "John sei venuto come amico, o come giornalista per avere un'intervista con Malaparte morente?" Ero a dir poco imbarazzato, ma egli proseguì: "Prima parliamo un poco e poi, siccome ti conosco troppo bene, vai giù che senz'altro avrai portato il tuo registratore con te..."


"Noi giornalisti, sempre protesi verso la notizia sensazionale, verso la critica, non ci rendiamo conto di quanto male facciamo. Bisognerebbe essere più buoni verso il prossimo..." E Malaparte, l'ateo dichiarato, cominciò a parlarmi di Dio, che era convinto avrebbe tra non molto raggiunto, dando così ragione a coloro che hanno creduto ad una sua conversione. Prima che lo lasciassi, volle che gli dessi la penna che teneva sul tavolino da notte, e mi fece una dedica su una fotografia. Poi mi disse: "John, per cortesia, sottoterra questa penna che non mi servirà mai più". Chissà se il giardiniere della clinica Sanatrix avrà mai rinvenuto quella penna, che io volli sotterrare là,presso il cancello.









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